Quando si incomincia a utilizzare la Dieta Zona, si possono trovare alcune difficoltà a capire come utilizzare i blocchi che si hanno a disposizione per realizzare i Menù Zona giornalieri.
Per applicare praticamente la Zona esistono principalmente due metodi:
- a blocchi;
- a occhio o della mano.
Sono entrambi validi, anche se la loro applicazione è diversa a seconda degli obiettivi che ci si prefigge di conseguire e servono per costruire i pasti e gli spuntini con le proporzioni di cibo opportune per entrare o mantenersi nella Zona.
Il metodo a blocchi è più difficile ma consente risultati più rapidi ed efficaci, qualunque sia il motivo per cui ci si avvicina alla Zona.
“Ma che diavolo è il BLOCCO?”
Consente di applicare le corrette proporzioni tra gli alimenti, come sappiamo, la Zona ha quantificato in 9 grammi di carboidrati ogni 7 grammi di proteine e ogni 3 grammi di grassi.Il blocco può essere visto come l’unità attraverso la quale possiamo realizzare i diversi pasti della nostra giornata in Zona attuando, in modo facile e concreto, i principi fondamentali della Dieta a Zona! Una sorta di amico fidato che ci permette di acquisire la giusta quantità di sostanze nutritive, in modo equilibrato e bilanciato, donando benessere e forza a tutto il nostro sistema!
Ogni singolo blocco è composto a sua volta da:
– 1 miniblocco di carboidrati (1mbC)
– 1 miniblocco di proteine (1mbP)
– 1 miniblocco di grassi (1mbG)
Quindi, per ogni blocco che si dovrà mangiare, dovremo ricordarci di dare il giusto apporto di carboidrati, proteine e grassi.
Un esempio può aiutare la comprensione:
Un pasto da 3 blocchi è costituito da
– 3 miniblocchi di carboidrati (3mbC)
– 3 miniblocchi di proteine (3mbP)
– 3 miniblocchi di grassi (3mbG) “aggiunti”
3 miniblocchi di proteine possono essere costituiti, per esempio, da 150 g di gamberetti;
3 miniblocchi di carboidrati possono essere costituiti, per esempio, da 1 piatto di minestra di verdura + 300 g di pomodori + 170 g di fragole;
3 monoblocchi di grassi aggiunti possono essere costituiti, per esempio, da 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva per condire i pomodori.
La maggiore difficoltà di questo metodo, una volta compreso il concetto di blocco e monoblocco, è la seccatura di dovere inizialmente pesare gli alimenti per imparare quanto è un monoblocco di ciascuno di loro in peso, vi consiglio di utilizzare un compilatore pasti che vi sarà d’aiuto.
Ma è una fatica ben ripagata dall’efficacia del metodo, applicato assieme alla regola delle 5 ore (tra un pasto e l’altro), garantisce risultati puntuali e sicuri.
Continua a seguirmi, nei prossimi articoli parlerò del secondo metodo “a occhio o della mano”.