Ma che diavolo è il BLOCCO?

Quando si incomincia a utilizzare la Dieta Zona, si possono trovare alcune I|Blocchi|nella|dieta|a|zona|lanza personal Trainer|personal Trainer Taranto|Barry Searsdifficoltà a capire come utilizzare i blocchi che si hanno a disposizione per realizzare i Menù Zona giornalieri.
Per applicare praticamente la Zona esistono principalmente due metodi:

  1. a blocchi;
  2. a occhio o della mano.

Sono entrambi validi, anche se la loro applicazione è diversa a seconda degli obiettivi che ci si prefigge di conseguire e servono per costruire i pasti e gli spuntini con le proporzioni di cibo opportune per entrare o mantenersi nella Zona.
Il metodo a blocchi è più difficile ma consente risultati più rapidi ed efficaci, qualunque sia il motivo per cui ci si avvicina alla Zona.

“Ma che diavolo è il BLOCCO?”

Consente di applicare le corrette proporzioni tra gli alimenti, come sappiamo, la Zona ha quantificato in 9 grammi di carboidrati ogni 7 grammi di proteine e ogni 3 grammi di grassi.Il blocco può essere visto come l’unità attraverso la quale possiamo realizzare i diversi pasti della nostra giornata in Zona attuando, in modo facile e concreto, i principi fondamentali della Dieta a Zona! Una sorta di amico fidato che ci permette di acquisire la giusta quantità di sostanze nutritive, in modo equilibrato e bilanciato, donando benessere e forza a tutto il nostro sistema!

Ogni singolo blocco è composto a sua volta da:

– 1 miniblocco di carboidrati (1mbC)
– 1 miniblocco di proteine (1mbP)
– 1 miniblocco di grassi (1mbG)

Quindi, per ogni blocco che si dovrà mangiare, dovremo ricordarci di dare il giusto apporto di carboidrati, proteine e grassi.

Un esempio può aiutare la comprensione:
Un pasto da 3 blocchi è costituito da

– 3 miniblocchi di carboidrati (3mbC)
– 3 miniblocchi di proteine (3mbP)
– 3 miniblocchi di grassi (3mbG) “aggiunti”

3 miniblocchi di proteine possono essere costituiti, per esempio, da 150 g di gamberetti;
3 miniblocchi di carboidrati possono essere costituiti, per esempio, da 1 piatto di minestra di verdura + 300 g di pomodori + 170 g di fragole;
3 monoblocchi di grassi aggiunti possono essere costituiti, per esempio, da 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva per condire i pomodori.

La maggiore difficoltà di questo metodo, una volta compreso il concetto di blocco e monoblocco, è la seccatura di dovere inizialmente pesare gli alimenti per imparare quanto è un monoblocco di ciascuno di loro in peso, vi consiglio di utilizzare un  compilatore pasti che vi sarà d’aiuto.
Ma è una fatica ben ripagata dall’efficacia del metodo, applicato assieme alla regola delle 5 ore (tra un pasto e l’altro), garantisce risultati puntuali e sicuri.

Continua a seguirmi, nei prossimi articoli parlerò del secondo metodo “a occhio o della mano”.

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