Sono per un allenamento con un lavoro ad intervalli perché utilizza le pause come elemento sostanziale per modulare ed organizzare il lavoro.
Si parla di pause vantaggiose quando riusciamo a far tornare la frequenza cardiaca intorno ai 120 battiti al minuto in modo da poter ristimolare l’organismo alla frequenza cardiaca più elevata rispetto a quella normale.
Questo metodo di lavoro porta i soggetti a svolgere un’attività fisica maggiore della condizione di partenza perché quando si parte da una frequenza di riposo l’organismo ha una maggiore possibilità di gestire e controllare lo sforzo ma soprattutto di risparmiare energia.
Il risparmio di energia ottenuto in questo modo non fa altro che spostare in avanti la possibilità di resistere nel tempo e di sopportare un carico globalmente maggiore rispetto al precedente.
La lunghezza della pausa è del tutto personale e va gestita individualmente.