L’anatomia è la disciplina che studia le caratteristiche macroscopiche e microscopiche delle parti che compongono il corpo umano, la loro posizione e i loro rapporti topografici.
L’organizzazione macroscopica e quella topografica si ricavano dall’osservazione visiva.
Lo studio dell’organizzazione macroscopica del corpo umano consente di conoscere forma, dimensioni e consistenza di un dato organo, mentre la descrizione topografica consente di stabilire in quale parte del corpo un dato organo s trova, con quali altri organi è in rapporto e quali sono le vie di accesso dall’esterno ad esso.
L’organizzazione microscopica di un organo si ricava dall’osservazione al microscopio ottico di sezioni sottili dell’organo prelevato, opportunamente fissate e colorate.
Le leggi dell’anatomia
L’anatomia umana fonda i suoi principi su alcune leggi, che assicurano la normalità delle sue strutture, dei suoi organi e dei suoi apparati.
La prima legge è quella della “Forma e dei volumi costanti degli organi”. Questa legge, che è alla base dell’anatomia descrittiva, afferma che negli individui normali la forma e il volume degli organi devono essere costanti. Variazioni possono essere associate ad un aumento o ad una diminuzione di forma e di volume.
Si definisce ipertrofia, la condizione in cui si verifica un aumento di forma e volume di un organo legato ad un aumento solo volumetrico, cioè dei diametri degli elementi cellulari che lo compongono.
Per iperplasia, si intende invece un aumento di forma e di volume di un organo legato ad un aumento del numero degli elementi cellulari che lo compongono.
Al contrario si hanno fenomeni di ipotrofia e di ipoplasia quando si osserva diminuzione di forma e volume di un organo, legati rispettivamente ai diminuiti diametri degli elementi cellulari o alla loro riduzione numerica.
La seconda legge è quella dei “Rapporti costanti degli organi tra loro e della loro disposizione in strati”.
Variazioni di questa legge si associano a condizioni di ectopia e di ptosi.
Per ectopia si intende l’originarsi di un organo fuori dalla sua sede normale, per cui esso acquisisce rapporti diversi dalla norma; nel caso in cui l’organo pur sviluppandosi nella sua sede normale, si sposta per cause varie per sistemarsi in un’altra loggia si parla di ptosi.
La terza legge è quella delle proporzioni e cioè dei “Rapporti costanti tra le parti di un organismo in relazione all’età, al sesso e alle caratteristiche etniche”. Sulla base di questa legge è possibile distinguere i soggetti in normotipi (le proporzioni tra le parti che compongono il corpo corrispondono in perfetta armonia), longitipi (soggetti nei quali la lunghezza degli arti supera il volume del tronco) e brevitipi (individui nei quali il volume del tronco supera la lunghezza degli arti).