Il termine generico di allenamento deriva dal verbo allenare, dal prefisso ‘ad’ e la parola ‘lena’ che significa respiro, fiato ma anche vigore, forza fisica. Ed ha indicato, sin dalle sue origini, un’attività di esercitazione fisica diretta ad aumentare il fiato, a forza fisica e il vigore della persona.
L’essenza dell’allenamento sportivo consiste, quindi, nell’aumentare la capacità di prestazione individuale e/o alimitare la sua diminuzione dovuta all’invecchiamento (Harre, 1972).
Questa, è il grado di formazione o di sviluppo di una determinata prestazione (professionale, intellettuale, sportiva) che attraverso un processo, detto Allenamento, a lungo termine conduce al suo perfezionamento (Weinek, 2001).
L’allenamento sportivo è stato definito in vari modi da diversi tecnici specializzati e alcune di queste sono riconducibili a personaggi molto noti del mondo sportivo.
L’allenamento è quel processo che produce un cambiamento di stato fisico, motorio, cognitivo, affettivo (Martin, 1977).
L’allenamento è un fenomeno che si concretizza attraverso la preparazione fisica, tecnico-tattica, psichica e morale dell’atleta realizzata attraverso esercizi (Matwejev, 1972).
Processo sistematico mediante il quale si modificano le capacità di prestazione attraverso la proposizione di adeguati carichi di lavoro fisico (Bellotti 1986).
Processo organizzato volto all’innalzamento di tutti quei parametri limitanti la prestazione (Di Salvo,1995).
L’allenamento sportivo è un processo d’azione complesso che si pone lo scopo di influire, in modo pianificato e rivolto ad uno scopo, di influire sullo stato di prestazione sportiva e sulla capacità di realizzare nel migliore dei modi possibile questa prestazione in situazione in cui ci si misura con gli altri (Carl,1989).
Ma la definizione che meglio assolve “ i Principi della Teoria di Allenamento” è quella del Prof. Carlo Vittori:
è un processo pedagogico-educativo complesso che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti in una continua variazione dei loro contenuti per stimolare i processi fisiologici di supercompensazione dell’organismo e migliorare le capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell’atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara.
Questa definizione pone al centro delle riflessioni che riguardano il “processo allenante” la persona nella sua completezza e complessità, e tiene in considerazione tutte le variabili che possono intervenire nel percorso agonistico di un atleta e condizionarne il rendimento prestativo.
Due concetti in particolare colpiscono l’attenzione:
1. l’organizzazione dell’esercizio fisico:
si intende il carattere non casuale, ma predeterminato che deve caratterizzare i principi dell’organizzazione dell’allenamento sportivo: ciò avviene mediante una scelta razionale degli stimoli allenanti (esercizi) che consenta di raggiungere gli scopi prestabiliti.
2. l’obiettivo da raggiungere in gara:
ossia, l’obiettivo di esaltare e consolidare il rendimento in gara è scontato per coloro che hanno chiaro cosa intendono raggiungere, ma non sempre questa idea negli atleti e negli allenatori è così chiara.
La Teoria Generale dell’Allenamento prevede:
- Adattamento dell’organismo;
- Specificità delle reazioni dell’organismo agli stimoli allenanti;
- Principio dell’organizzazione programmata, finalizzata e controllata dell’allenamento.Tutto il percorso è definito da tre precisi passaggi:
- Allenamento
- Cambiamento nell’organismo
- Miglioramento delle prestazioni
In definitiva, l’Allenamento è un percorso:
- tecnologico
- educativo
- formativo
- istruttivo
- metodologico
e prevede una serie di fasi e contenuti che riguardano:
- il cambiamento ed l’adattamento dell’organismo
- il miglioramento delle prestazioni
- la metodologia dell’allenamento e la sua organizzazione
- la strutturazione temporale dell’allenamento
- la valutazione degli effetti e degli adattamenti.