Il termine overreaching o sovraffaticamento, indica un decremento della prestazione a breve termine dovuto all’aumento dell’intensità o del volume, il quale però viene facilmente recuperato in un periodo di tempo generalmente breve, da pochi giorni a due settimane.
L’ overreaching può essere definito in altri termini come il “sovrallenamento a breve termine“, il quale può essere più facilmente gestito e contenuto prima che possa degenerare nella vera e propria sindrome da sovrallenamento (OTS).L’ overreaching può anche essere il risultato di un microciclo (indicativamente una settimana) organizzato volutamente in maniera particolarmente intensa e stressante, oppure ancora può essere il risultato di un eccesso di stress non compensato da un adeguato recupero (soprattutto recupero metabolico).
Se l’ overreaching è un evento pianificato e il recupero è sufficiente, ciò risulta in un adattamento positivo e un miglioramento della prestazione. Tuttavia, se invece l’ overreaching non viene gestito, viene ripetuto, o se viene interpretato come una necessità di intervenire aumentando l’intensità o il volume, allora esso degenera in overtraining, cioè l’effettivo sovrallenamento a lungo termine. L’ overreaching può anche dare origine al burnout o staleness (spossatezza), ovvero una disfunzione del sistema neuroendocrino localizzata a livello ipotalamico.
Il burnout può verificarsi quando lo stress fisico ed emotivo supera la capacità individuale di sostenere gli allenamenti. In ambito scientifico, il termine burnout viene usato per descrivere la mancanza di motivazione, la spossatezza o l’insoddisfazione nel praticare un’attività fisica che in precedenza veniva affrontata con piacere. I sintomi fisiologici che accompagnano il burnout sono analoghi a quelli notati nella sindrome da sovrallenamento. Una modalità potenzialmente efficace per evitare ilburnout(e quindi anche l’OTS) è quella di evitare l’allenamento monotono e sovraccarichi eccessivi. Gli allenamenti devono essere progettati, se possibile, sulla base delle attività preferite di un individuo e regolarmente combinate con attività di diversa natura per offrire una varietà all’allenamento. Può essere utile a questo scopo cambiare il luogo in cui ci si allena (all’aperto o al chiuso), o variare il programma giorno per giorno o di settimana in settimana per offrire varietà e minimizzare i sintomi del burnout.
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