Tutti sappiamo che il movimento è una parte importante della nostra vita, anche se poi la motivazione a muoversi spesso cambia da persona a persona.
Le persone si muovono per motivi diversi; alcuni per trascorrere del tempo con la famiglia o gli amici e per conoscere nuova gente.
Altri per godersi l’attività all’aria aperta, combattere lo stress e cercare un equilibrio psicofisico per meglio affrontare le sfide quotidiane.Altri ancora amano la prestazione fisica o si muovono per migliorare la propria salute. In ogni situazione, ad ogni età e qualunque siano i presupposti fisici di ciascuno, per ognuno ci sono innumerevoli possibilità di fare movimento.
Movimento infatti non significa soltanto sport, ma comprende tutti i tipi di attività fisica, anche nella vita di tutti i giorni, come il lavoro fisico, salire le scale o anche giocare con i bambini.
Il tipo di movimento che scegliamo dipende dai nostri interessi, dalle nostre esperienze, dalla nostra motivazione e anche da come affrontiamo determinati ostacoli o difficoltà.
“L’affermazione nella cultura contemporanea dei nuovi significati di corporietà, di movimento e di sport, si manifesta, sul piano personale e sociale, come esigenza e crescente richiesta di attività motoria e di pratica sportiva”.
Organizzazione del movimento
Il sistema nervoso si suddivide in: S.N.C., S.N.P. e S.N.A. (centrale, periferico e autonomo).
Il SNC è costituito dall’encefalo (organi dentro il cranio: cervello, cervelletto, tronco encefalico, nuclei grigi basali) e dal midollo spinale;
il SNP dai nervi;
il SNA dai gangli dei sistemi ortosimpatico e parasimpatico.
I gangli del ortosimpatico si trovano disposti in duplice fila ai lati della colonna vertebrale, da questi originano delle fibre che vanno ad innervare i visceri, hanno in genere funzione eccitatoria, il parasimpatico si origina dalla zona sacrale del midollo spinale e dall’encefalo e i suoi gangli sono sparsi in profondità tra i visceri e tra gli organi, in genere ha funzioni inibitorie;
al SNA spetta il controllo di diverse funzioni della vita vegetativa, appunto autonoma, ad es. quelle respiratoria e cardiaca, vasomotoria (costrizione e dilatazione dei vasi sanguigni), l’attività degli organi digerenti ed escretori, etc..
Le funzioni fondamentali del SN sono:
la trasmissione degli impulsi elettrici,
la ricezione e rielaborazione degli stimoli che provengono sia dall’esterno che dall’interno dell’organismo,
la programmazione e la esecuzione delle risposte.
Il tessuto nervoso è costituito da miliardi di neuroni: cellule di forma stellata, ciascuna delle quali è provvista di piccoli prolungamenti, i dendriti, e uno più lungo il neurite, i quali possono formare connessioni con altri . Solo nel cervello i collegamenti sono migliaia di miliardi.
Sostanzialmente quindi troviamo cellule, che formano la sostanza grigia, e fibre, che formano la sostanza bianca o vanno a costituire i nervi;
nel cervello la sostanza grigia è situata nella parte più periferica, la corteccia, e la sostanza bianca nell’interno, mentre nel midollo spinale, al contrario troviamo all’esterno la sostanza bianca e all’interno quella grigia, strutturata grossolanamente a forma di “H”, con due corna anteriori più grosse, dove troviamo cellule motorie e due corna posteriori con cellule sensitive.
Il cervello è costituito da due emisferi caratterizzati da solchi e circonvoluzioni, a determinate aree si possono assegnare il controllo di funzioni quali la vista, posteriormente, nel lobo occipitale, l’udito, lateralmente, nel lobo temporale, le attività del pensiero, associazione, memoria,..etc., anteriormente, nel lobo frontale, e la motricità e la sensibilità, superiormente al centro, nel lobo parietale.
Esistono dunque un’area motoria e un’area sensitiva per ciascun emisfero che controllano il lato opposto del corpo; il comando, infatti, parte dalle cellule motorie piramidali, percorre, sotto forma di impulso elettrico, le fibre corrispondenti che a un certo punto del tronco encefalico (nel bulbo, detto anche midollo allungato perché costituisce il primo prolungamento del midollo all’interno del cranio) si incrociano per passare nel midolo spinale dal lato opposto, raggiunto quindi il neurone che si trova all’incirca all’altezza del muscolo che si deve contrarre, fuoriesce dal midollo attraverso i nervi spinali, i quali si assottigliano e ramificano sempre più fino a diventare fibra che si collega ad una fibra muscolare, mediante una giunzione detta appunto sinapsi neuro-muscolare, qui l’arrivo dell’impulso determina la contrazione.
Sicché l’emisfero destro controlla la parte sinistra del corpo e viceversa.
L’impulso nervoso è una variazione di potenziale elettrico a cui si associano anche fenomeni chimici: infatti l’arrivo dell’impulso alla giunzione neuro-muscolare (detta anche placca motrice) determina la liberazione dell’acetilcolina, nello spazio intermedio tra le fibre e quindi degli ioni calcio, responsabili dell’aggancio tra i filamenti delle fibre muscolari, e così il muscolo si contrae. All’interno del muscolo, dei tendini e delle articolazioni vi sono dei recettori collegati con delle fibre, mediante cui vengono registrati il grado di tensione delle fibre, il grado di apertura delle articolazioni e quindi la posizione dei nostri segmenti corporei nello spazio, sempre sotto forma di impulsi che vengono trasmessi al cervello seguendo esattamente il percorso inverso a quello della via motoria. Allora abbiamo una via motoria, discendente, dal cervello ai muscoli, e una via sensitiva, ascendente, dai muscoli al cervello.
Il midollo spinale ha il compito di ricevere e trasmettere al cervello gli stimoli sensoriali, ricevere dal cervello gli impulsi motori e trasmetterli ai muscoli; quindi si può dire che é una stazione di passaggio, sennonché è la sede di origine dei movimenti riflessi. A livello di ciascuna vertebra o meglio dallo spazio tra una vertebra e la sottostante fuoriescono una coppia di nervi, uno da un lato e uno dall’altro, detti nervi spinali, sono appunto 33 paia, entro ciascuno troveremo sia fibre motorie che sensitive; ciascuna fibra è isolata dalle altre perché avvolta da una guaina mielinica, cioé costituita da mielina, una sostanza grassa color biancastro, la cui funzione è appunto la stessa della guaina che riveste i fili elettrici.
Il cervelletto ha il compito di regolare i movimenti, infatti presiede al senso dell’equilibrio e alla coordinazione dei movimenti. In realtà l’organo dell’equilibrio viene situato nell’orecchio interno, nel senso che qui vi sono dei recettori, costituiti da tre canali semicircolari, disposti come tre anelli legati insieme ed orientati nelle tre direzioni dello spazio, ripieni di un certo liquido che si muove in direzione opposta ai nostri spostamenti; immerse in questo liquido vi sono delle ciglia, le quali, nel momento i cui il liquido si sposta, si flettono ed, essendo collegate ad una fibra nervosa, mandano degli impulsi al cervelletto; questo, sulla base delle informazioni ricevute, manda degli impulsi motori di correzione degli sbilanciamenti: in pratica l’organo dell’equilibrio avvisa e il cervelletto provvede.
Il midollo allungato collega il cervelletto al midollo spinale ed è sede di importanti centri di regolazione quali quelli del respiro e del ritmo cardiaco.